l'americano 8 / 10 17/02/2003 00:06:01 » Rispondi la disgregazione della famiglia, l'anomia, la crisi dei valori e la conseguente insicurezza cui sono esposti in primo luogo i giovani e i più fragili tra essi sono l'altra faccia della medaglia del benessere. nella continuità del progetto di vita di un padre di famiglia, ha detto qualcuno, si sperimentano lo svilimento e la disumanizzazione della continuità e della ripetitività. da qui la ribellione; e questo film è anche la storia di 4 modi diversi di ribellarsi. senza ridicole apologie e conciliazioni finali, alla maniera di lyne. un film da consigliarsi soprattutto ai single, che possono apprezzarlo con maggiore distacco emotivo e anche con un certo sollievo per la loro sotto molti aspetti invidiabile condizione
gabriella 17/02/2003 02:16:27 » Rispondi Sono perfettamente d'accordo: punto di vista della single e punto di vista della spettatrice attenta. I più irritati tra il pubblico, quelli dal commeno "che schifo, non mi è piaciuto", sono stati proprio loro, quelli che nella loro vita quotidiana e reale vivono le stesse identiche situazioni ma che, vedendosele rappresentate davanti, non le accettano! Patetici. Bel film, bravissimi interpreti, grande e bellissima Laura Morante, convincente Bentivoglio. Sono contenta anche delle musiche: qualcuno sa di chi fosse il pezzo dal ritmo sudamericano?
genny 17/02/2003 13:42:13 » Rispondi Secondo me la maggior parte delle persone che non hanno apprezzato questo meraviglioso e toccante film, NON sono quelle che vivono le stesse situazioni nella loro vita reale, ma sono quelle molto INSENSIBILI e perciò non riescono a capire la sofferenza di una persona insicura ed incapace di sapere di valere molto. Perchè nessuno sarebbe sicuro di se stesso se non avesse una conferma dagli altri con l'amore, l'amicizia o la stima. Infatti ogni personaggio nel film , con la domanda "...Tu cosa ne pensi veramente di me?..." ricerca proprio così nell'altro la conferma di valere davvero qualcosa.