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LITTLE JOE regia di Jessica Hausner

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The Gaunt     7 / 10  16/09/2023 12:16:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In apparenza la Hausner costruisce Little Joe come una variazione in chiave fantascientifica dell'Invasione degli Ultracorpi di Siegel, meno paranoico ma sicuramente inquietante nel suo incedere. Little Joe non è altro che un fiore creato in laboratorio dalla protagonista della storia, capace attraverso il suo profumo di donare un forte senso di felicità. Tuttavia tale fiore è sterile e non si può riprodurre, così un meccanismo naturale come la riproduzione viene negato dall'uomo, la natura ripara attraverso la contaminazione tramite polline del cervello umano. Si assiste quindi ad una disumanizzazione progressiva degli individui. Cambia la percezione della scienziata nei confronti di colleghi e persino in famiglia nei confronti di suo figlio. Non siamo di fronte a zombie o uomini ridotti ad automi, bensì a persone che mutano gradualmente il comportamento tanto da sembrare estranei. Un meccanismo inesorabile e strisciante che la rappresentazione gelida della Hauser, colorata a livello scenografico con forti tonalità a pastello e l'estremo cromatismo della fotografia, rendono minaccioso ed inquietante, con l'ausilio del contrappunto sonoro della musica di Teji. Una felicità artificiosa che porta la sfera affettiva verso l'unico oggetto da amare: non amici, partner o figli, bensì uno splendido fiore.