caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

JUDAS AND THE BLACK MESSIAH regia di Shaka King

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
marcogiannelli     8 / 10  05/04/2021 11:49:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Siamo nel pieno di un'invasione black in quel di Hollywwod, e dopo Ma Rainey's Black Bottom e One night in Miami arriva l'ennesimo film all black (quasi) che prova a scardinare la consuetudine delle candidature agli Oscar.
Ritorniamo alla storia de Il processo ai Chicago 7, quando avevamo Bobby Seale e le sue pantere nere in tribunale. Di fianco a Seale c'è un 21enne Fred Hampton che vedremo che sarà ucciso nel corso del film. Shaka King decide di scavare a fondo di quella storia e di raccontare sia Hampton che l'uomo che lo consegnò ai federali: William O'Neal.
E' proprio la storia di Giuda e del Messia, una storia profonda e intensa. Tutto sa di anni '60, e questo spirito di spie e di infiltrazioni mi ha tanto ricordato Blackkklansman del maestro Spike Lee.
Quindi un film da certi punti di vista semplice ma monumentale, grazie soprattutto a Daniel Kaluuya e a un enorme Lakeith Stanfield.
Stanfield soprattutto ha dalla sua un personaggio che è così contraddittorio e spigoloso che è impossibile non esserne affascinati e allo stesso tempo odiarlo. Lo vediamo spesso essere traballante nelle sue scelte e se decidere di andare avanti, ma la protezione dei federali e i tanti soldi che riescono a soddisfare i suoi vizi. William è un nato falso che non può che essere perfetto per l'FBI per questo ruolo.
Capitalismo vs. socialismo.
L'attivismo come forma di protesta sociale.
Ma in mezzo al dialogo politico fatto di spie abbiamo delle scene di sparatorie, delle scene di enormi comizi. E tutto si incastra più che bene.