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UN RE A NEW YORK regia di Charles Chaplin

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THE_FEX84     8 / 10  26/02/2008 14:39:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chaplin aveva un bisogno urgente di regolare i conti con la società americana,che lo aveva più volte snobbato e sottovalutato:ed è proprio da questa sua voluta e sentita intenzione che decise di dirigere questa sua pellicola.Il regista ha il modo di trattare argomenti attuali e futuristi,come il potere assoluto della televisione e il culto dell'apparire,modificabile grazie ai miracoli(o meglio ai disastri)provocati dalla chirurgia estetica:ma sono soltanto due dei numerosi temi che Chaplin riesce a deridere,in un film visibilmente discutibile(alcuni fondali esterni sono palesemente fasulli,e un pò indegni della sua fama dell'autore),ma ricco di trovate sarcastiche e cattivelle per nulla invecchiate,con delle riuscite frecciate ai danni della confusione(anche burocratica)degli States e dal finale amarognolo.Dati gli argomenti trattati,in America decisero di farlo uscire soltanto nei primi anni 70 con un discreto successo.Spassosa la gag in cui il protagonista in ascensore,incastra un dito in una pompa d'acqua,trascinandola fino a un processo innaffiando i la corte.Chaplin affida al piccolo figlio Michael il ruolo di un bambino che in quanto a politica la sa più lunga di un qualsiasi addetto al mestiere:la metafora non potrebbe essere più chiara.