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RIFKIN'S FESTIVAL regia di Woody Allen

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Mauro@Lanari     5 / 10  28/05/2021 19:04:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel bipolarismo d'Allen è il turno della fase up: non si sente più fagocitato dalla morte ma la irride assumendone il nome (Mort) e citando ironicamente "Il settimo sigillo". Buon per lui, meno per gli spettatori sfiancati dalla sua altalena umorale. Woody ha sempre voluto mostrarsi come cinefilo (1977: "Io e Annie" con la celebre scena in cui McLuhan interpreta se stesso [https://youtu.be/RqYE0YwSgDQ]) e in quest'occasione perviene al suo culmine. Avrebbe dovuto dire cose meno banali ma è un aforista e non un saggista, perciò la dicotomia fr'arte statunitense ed europea o fra cinema del Novecento e quell'odierno è da schizofrenici: solo nello spaziotempo da lui idealizzato ci si poneva la Seinsfrage esistenzialistica? Facesse pace con se stesso e si liberasse dalla contraddizione che gli fa aprire le citazioni oniriche di "Rifkin's Festival" con "Quarto potere". E, magari, capisse che certe domande sopravvivono ancor oggi, solo che lui disapprova le risposte fornite dalla cultur'attuale. A torto o a ragione? Troppo presto per una risposta definitiva.

Mauro Lanari