matt_995 6½ / 10 26/05/2021 21:43:28 » Rispondi Un bel film, con un paio di sequenze molto interessanti, ma che ha un po'il retrogusto dell'occasione mancata. E in effetti la figura di D'Annunzio (così come il rapporto con Comini) è un po' sbiadita e lo stesso Castellitto (che in fin dei conti nel film compare anche troppo poco) non è particolarmente memorabile. La domanda che sorge spontanea è: ma di una figura così controversa e sfaccettata come quella di D'Annunzio, siamo sicuri che gli ultimi anni di vita siano i più interessanti da raccontare? Quando, nel film, si parla di Fiume e dello sfacelo che ne è conseguito viene quasi voglia di vedere un film su quegli eventi lì... E non un film come Il Cattivo Poeta. Eppure no, anche gli ultimi anni di vita del Vate hanno effettivamente del potenziale drammaturgico, col poeta rinchiuso nel suo mausoleo dorato, destinato a morire emarginato. Ma il film no, non arriva dove avrebbe meritato di arrivare.
Paradossalmente la scena più bella del film non ha niente a che fare con D'Annunzio ma rappresenta una sintesi perfetta di quell'epoca malata.
Mi riferisco alla scena con gli anziani genitori del federale che vogliono denunciare ai fasci un loro caro amico... E il padre si allarma quando si accorge di aver macchiato di vino una foto di Mussolini. Scena geniale, altroché.
ferro84 01/06/2021 09:53:33 » Rispondi Giusto gli ultimi anni sono residuali nella vita di d'Annunzio a meno che non si voglia fare un film su D'Annunzio ma in realtà questo film è sul percorso di "redenzione" di un gerarca fascista fatto convivendo con il poeta per alcuni anni.