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FEAR STREET PARTE 2: 1978 regia di Leigh Janiak

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stratoZ     5½ / 10  25/03/2024 14:06:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Né migliore, né peggiore del precedente capitolo, direi sono molto simili e presentano gli stessi difetti e gli stessi pregi, se il precedente era una citazione agli slasher ambientati in queste cittadine di provincia americane, prendendo principalmente spunto da Scream, questo secondo capitolo, fa il verso, omaggiando più che altro, a quei teen horror da campo estivo, come potevano essere prodotti ormai di culto come Venerdì 13 e Sleepaway Camp, ambientato nell'estate del 1978 e introdotto tramite un flashback da una ragazza sopravvissuta al massacro, narra le vicende di quella maledetta notte in questo campo estivo dove vi erano sia i ragazzi di Sunnyvale che di Shadyside.

Parte un po' a rilento, introducendo un discreto numero di personaggi senza inizialmente accennare la componente horrorifica che rimane soltanto latente nei racconti e nella leggenda della strega citata spesso ironicamente o con una certa strafottenza da parte dei ragazzini, la prima parte si occupa di caratterizzare più personaggi, in realtà non mi ha fatto impazzire, anzi, le caratterizzazioni sono abbastanza stereotipate, principalmente si concentra nel rapporto tra le due sorelle, Ziggy e Cindy, un po' distaccate e con delle questioni irrisolte dopo la morte del padre e con la madre che si è data all'alcool, creando anche il classico dualismo di questi film tra i personaggi, ancora considerati casti, sobri, e composti e quelli precoci, considerata l'età, che si danno alla pazza gioia tra rapporti sessuali, droghe, alcool e via dicendo, in particolare si sofferma sulla problematicità di Ziggy nei confronti del mondo esterno nel difficile contesto adolescenziale, tra qualche disguido di troppo e qualche scontro che sfocia anche oltre il verbale viene vista parecchio male dagli altri ragazzi del campus, fatta eccezione per il giovane Nick Goode, futuro sceriffo della città, con cui stringe parecchio fino ad arrivare ad avere un legame sentimentale.

Si insomma nella prima parte è un po' così, abbastanza una palla, tensione quasi nulla e personaggi che litigano con la costante del semiemarginato verso il quale si prova parecchia empatia, poi come succede anche nel primo capitolo arriva il cambio di registro e inizia la parte slasher, con Tommy, che sarebbe il ragazzo di Cindy, che si trasforma in Jack Torrence, letteralmente, penso sia una citazione voluta, sia per l'ascia che per come è vestito. e inizia a spaccare teste ovunque e fare a pezzetti le persone come non ci fosse un domani, ammazzerà penso una decina o quindicina di persone e come si è visto nel precedente capitolo, è praticamente immortale, anche dopo che gli staccano la testa si ricompone, la tensione in queste scene è ad un livello basic, sarà la caratterizzazione di buona parte dei personaggi che vengono resi semplicemente carne da macello che non fa provare suspense, ma anche registicamente trasmette abbastanza poco, qualche discreto momento di gore comunque c'è, come l'omicidio del ragazzino nerd.

Infine, tramite le mappe dell'infermiera svitata, la cui figlia era stata vittima della stessa maledizione, ritrovano la mano e la presunta tomba della strega, giungendo alla verità e infine ricollegando i fili nel presente, che mostrerà un flashback degli eventi successi a Sara Fier, la strega considerata mandante di questi massacri, ma questo lo vedremo nel terzo capitolo.

Alla fine, penso la cosa che mi ha divertito di più di questo film è la colonna sonora, piena di pezzi di culto, da Bowie - i riferimenti al musicista sono palesi anche nei nomi, da Ziggy stessa al suo cane nel presente che si chiama Major Tom, lol - ai Velvet underground fino ai Blue oyster cult - "Don't fear the reaper", giustamente considerato il soggetto -, invece non è particolarmente esaltante a livello visivo, perdendo un pochino rispetto al primo che aveva qualche sequenza più studiata, ma insomma, il livello è quello.