kowalsky 6 / 10 15/11/2007 21:19:41 » Rispondi Non vorrei fare l'Avvocato del Diavolo ma provo a dire la mia a proposito di questo vituperato e "scandaloso" remake... premetto che Van Sant spesso mi piace e parecchio (guai a toccare "Drugstore cowboys") diciamo che talvolta il narcisismo supera di gran lunga il suo controverso talento... su Psycho credo abbia voluto smontare i clichè della Babilonia Hollywoodiana, o dell'intoccabilità dei Miti, realizzando un'opera reader's digest per Cultori del cinema di genere... quasi un Rito per chi è sprovvisto degli elementi per giudicare il capolavoro di Hitch, o per chi qualche volta ha provato un senso di stanca davanti all'ennesima replica tv di quel film. Senza contare che anche Psycho l'originale era a modo suo antidivistico e antihollywoodiano, a cominciare da certe tematiche non propriamente in linea con il codice di censura vigente allora. E allora che dice di Psycho 2008? La cosa migliore che io possa dire è che tutto sommato si guarda più volentieri dei patologici (è il caso di dirlo) sequel voluti da Anthony "devo chiamare l'analista" Perkins. E non è poco. La seconda è che tutta questa dissacrazione a modo suo c'è, nella performance di attori apparentemente privi di carisma e presenza (se la cava passabilmente il protagonista con la sua "normalità", mentre è culturamente impossibile accettare l'attrice al posto della bellissima Janet Leigh), e nell'imitazione praticamente perfetta e smaccata dell'originale. Ma come si vede, le cose fatte una seconda volta, con l'aria viziata e viziosa di chi la sa lunga e ha visto il film decine di volte, non passano, e lasciano un senso di insoddisfazione per questo falso d'autore a cui tutti sfugge il senso, ma che tutto sommato merita almeno un plauso per la sua presuntuosa ironia.