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PSYCHO (1998) regia di Gus Van Sant

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steven23     4 / 10  11/12/2013 20:48:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molti lo hanno definito un curioso esercizio di stile, altri una sorta di esperimento altrettanto curioso. Beh, per quanto mi riguarda non è niente di tutto ciò, è solo una copia inevitabilmente sbiadita di quello che resta uno dei più grandi thriller della storia del cinema. Chi non ha visto l'originale potrebbe anche apprezzarlo, ma per me è risultato terribilmente difficile non fare paragoni... e sono proprio questi a far uscire questo remake (no, remake è sbagliato, meglio scopiazzatura) con le ossa rotte. Suspence e atmosfera sono impalpabili, la regia lasciamo perdere (anche se all'inizo Van Sant fa ciò che Hitchcock non aveva potuto fare con i mezzi dell'epoca, vale a dire una panoramica che partiva da sopra i palazzi per entrare poi nella stanza di Marion) e poi Norman Bates, l'anima folle e psicopatica del film. Se l'interpretazione di Perkins è entrata di diritto nella storia (personalmente solo Nicholson in Shining ha saputo fare altrettanto) quella di Vaughn non è niente più che sufficiente, ma solo se vista come performance a sé stante, senza paragoni. Che poi, a mio modo di vedere, Van Sant ha steccato proprio nella scelta, al di là dell'interpretazione. E non solo con Vaughn, ma anche con Anne Heche, attrice tutt'altro che talentuosa.

E poi è pur sempre una copia, tutto qui. E non mi sono mai piaciute le copie!!
BlueBlaster  12/12/2013 00:36:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il termine giusto non è remake ma "Shot-for-shot" (Scena per scena) quindi si tratta si di una copia ma voluta appositamente come con Rec e Quarantena...a mio avviso la scelta di Van Sant è opinabile ma coraggiosa e se vista come omaggio (e credo fossero le intenzioni del regista oltre ai denari) non è stata poi una brutta cosa, pure io feci vedere questo film alla mia ragazza invece dell'originale per paura che il B/N le sapesse di vecchio (scelta mia presa su basi sbagliate) e quindi può essere un modo per far apprezzare questa grandissima sceneggiatura anche al pubblico più giovane.
Poi concordo che se ci mettiamo a fare paragoni il film di Van Sant vince in poco o niente e dove si potrebbe dire che vinca è solo perché certe cose non si potevano fare o mostrare nel 1960 vedi sangue o nudi.
steven23  12/12/2013 14:11:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, sul fatto che la scelta di Van Sant sia stata coraggiosa mi trovi assolutamente d'accordo. E lo è ancor di più considerando l'estrema stima che questo regista aveva per il lavoro originale di Hitchcock... la stessa inquadratura iniziale della panoramica sui palazzi alla quale ho accennato nel commento credo sia, in parte, una dimostrazione del voler omaggiare il regista britannico.
Però, ripeto, il film mi ha convinto proprio poco e il motivo credo stia tutto nella mia incapacità di giudicarlo senza i dovuti paragoni. Però non ne ho sconsigliato la visione e il motivo è esattamente quello che hai scritto tu circa il pubblico più giovane e la possibilità, seppur indiretta, di venire a conoscenza di uno dei capolavori che hanno fatto la storia del cinema. Con la speranza che poi si guardino l'originale, ovviamente. Io, che pure mi inserisco nella fascia di pubblico giovane visti i 24 anni, ho fatto il contrario ma so bene di rappresentare una minoranza :)