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SIR GAWAIN E IL CAVALIERE VERDE regia di David Lowery

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stratoZ     6½ / 10  23/09/2023 16:26:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Il fantasy cavalleresco al cinema non ha mai avuto un picco di popolarità, forse è per questo che essendo non ancora troppo inflazionato anche un film semplice sembra dare una discreta freschezza al genere e avere degli spunti interessanti.

The Green Knight, prodotto dalla ormai celeberrima A24, che negli ultimi anni ha fatto tanto parlare di se con diverse opere interessanti, è uno dei film più riusciti di Lowery, assieme all’ottimo “A ghost story”, standone comunque agli antipodi sia stilisticamente che tematicamente.

Riprendendo un soggetto letterario - come convenzione del genere - Lowery realizza un fantasy a tinte molto moderne, spicca già dall’inizio la caratterizzazione di un protagonista non perfetto come dovrebbe essere un coraggioso e disciplinato cavaliere della tavola rotonda, bensì un uomo, non ancora troppo cresciuto, in preda alle sue turbe giovanili, immaturo, apparentemente irresponsabile, incapace di nascondere la paura provata e dedito alla vita facile, insomma un personaggio che nel classico fantasy medievale sarebbe stato appioppato all’ubriacone del paese che solitamente fa qualche cameo comico, e invece qui è proprio un cavaliere, che vive a corte accanto al re.

La sceneggiatura è fatta di decisioni, a partire dal momento della soglia, con la scelta di Sir Gawain di sferrare il colpo passando per la scelta di partire verso la cappella verde e ovviamente la scelta finale, questo rende l’opera un interessante viaggio di formazione ma soprattutto un’intensa esperienza del protagonista nello scoprire la vita e gli ideali che gli appartengono di più, coraggio, lealtà, onore, mantenere la parola data, l’avventura di Sir Gawain si baserà su questo, ma si prenderà il suo tempo per capirlo.

Il viaggio è trasposto bene, con una perizia tecnica molto suggestiva, le ambientazioni tipicamente fantasy sono fotografate e riprese con una cura non da poco, tra le scene ambientate in notturna come quella a tema darkettone di Winifred e la sua testa da recuperare nel fiume e quelle alla cappella verde che hanno uno stile più lisergico con forti tinte contrastate di verde e arancione.

Lowery ha realizzato un discreto film cavalleresco, fresco e affascinante, si colloca tra i fantasy più interessanti degli ultimi anni e probabilmente è uno di quelli che prova almeno in parte a rimodernare il genere.