elio91 7 / 10 24/02/2010 22:08:34 » Rispondi Riflessione di Wenders sul Cinema e sul tempo,in verità ci sono sequenze straordinarie (poche) alternate ad altre (troppe) che sanno di tanta tecnica fine a sè stessa e vuota. Splendida la fotografia e i rimandi metacinematografici in cui Wenders strizza l'occhio alla pellicola stessa. La storia procede lentamente,nel vuoto e nelle vite in cui si ritrova la troupe cinematografica che ha dovuto interrompere le riprese del suo film. Lo stato delle cose è pesante e difficile,dura 2 ore ma non è semplicissimo da vedere,tutt'altro. è il terzo film di Wenders che visiono e devo dire che è abbastanza pesante anche per i suoi standard. Belle le musiche di quest'opera sui film e sulla difficoltà e la vita dietro ad un film,oltre che basato sulle esperienze biografiche di Wenders. Un pò deluso lo sono,in effetti,ma è stilisticamente virtuoso ed ineccepibile,purtroppo a volte si rimane perplessi a pensare su cosa ci sia dietro alcune cose se non virtuosismi fini a sè stessi.