elio91 8½ / 10 11/07/2013 20:04:56 » Rispondi Conosco il libro ma solo per sentito dire, per la trama e per alcuni passi letti in originale. Mi rifiuto di leggerlo con l'oscena traduzione italiana vecchiarda e piena di tagli compiuta sotto il fascismo. Steinbeck in Italia e il suo capolavoro sono poco conosciuti anche a causa di questo menefreghismo generale verso la sua opera, quando una nuova traduzione sarebbe non l'ideale ma un punto di partenza per leggerlo: non è possibile doversi adattare ad una prosa tagliuzzata con la roncola, piena di errori e salti, censure del regime fascista qua e là. Premessa doverosa.
Il film è grandissimo, c'è poco da dire. Ford spinge sul pedale del patetismo ma non disturba mai, l'onestà del dolore dei personaggi e il nomadismo forzato dalla disperazione sono VERI. Reali. Commuovono spesso. Per un'opera di ben 73 anni fa è un merito eccezionale che conferma come i grandi registi siano capaci di restare freschi e attuali anche secoli dopo (non ci siamo ancora però...). Nessun lieto fine anche se la mano un pò sembra forzare verso quel punto, sarebbe stato fin troppo vedere anche la scena finale del libro con l'allattamento "solidale" all'epoca. Ma sono minuzie quando appena due minuti prima c'è uno dei monologhi più forti e commoventi della storia del cinema da parte del bravo Fonda, preso dal libro e che poi Bruce Springsteen non ha potuto fare a meno di inserire nella sua "The ghost of Tom Joad" adattandola a suo modo:
Now Tom Said; "Mom, wherever there's a cop beatin' a guy Wherever a hungry new born baby cries Where there's a fight 'gainst the blood and hatred in the air Look for me mom I'll be there Wherever there's somebody fightin' for a place to stand Or decent job or a helpin' hand Wherever somebody's strugglin' to be free Look in their eyes mom you'll see me."