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MUNICH regia di Steven Spielberg

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badovino     8½ / 10  04/03/2006 13:41:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente Spielberg mi è piaciuto. Non che normalmente non mi affascini il suo cinema...anzi....ma negli ultimi tempi mi aveva deluso alquanto e La guerra dei mondi ne è un esempio. Munich è un esempio magnifico di denuncia al terrorismo. Israeliani contro palestinesi....palestinesi contro israeliani. Non c'è pietà...non c'è pietà nell'uccidere il proprio nemico e se il nemico rompe il ..... allora dovrà scorrere sangue...rosso...rossissimo. Questa è la storia di un agente segreto dello stato di Israele che assieme ad alcuni colleghi viene incaricato di eliminare uno ad uno coloro che organizzarono le stragi delle Olimpiadi di Monaco. Stupendi i flashback del regista proiettati nell'immaginario del protagonista. Realtà cruda...dura, reale purtroppo. Perchè è così che accade nel mondo. E alla fine non si sa più di chi potersi fidare...una bomba nell'autobus...nel telefono...sotto il letto.....un giorno o l'altro forse tutti saremo costretti a dormire nel ripostiglio con l'incubo che qualcuno voglia eliminarci e ci perseguiti. L'atmosfera claustrofobica e opprimente del Bana agente è ben resa e coinvolgente. Forse a volte il film pecca di banalità...come quando israeliani e arabi si ritrovano nella stessa stanza e per andare d'accordo su quale musica ascoltare scelgono alla radio una canzone americana........caduta di stile e morale inutile (non sono gli americani i veri portatori di pace nel mondo): grave pecca. Ma oltre alla vicenda sanguinolenta e storica( il film si basa su una storia vera), il regista pone l'accento anche sul valore che più di tutto ognuno di noi tende a salvaguardare: la famiglia. Ci fa vedere il conflitto interiore che il protagonista sente durante la sua missione. Lui è fuori ad uccidere i cattivi, mentre a casa sua moglie partorisce e da al mondo una splendida bambina. Nonostante questo è costretto a non fermarsi...a continuare il suo lavoro di killer statale fino a quando è lui stesso braccato dai sicari e si ferma. Troppe famiglie piangono...troppe persone non esistono più...troppo male scaturisce dalle mani e dalle menti umane. Il sogno che dipinge questo film è che un giorno israeliani e palestinesi possano davvero spezzare il pane assieme, senza invidia...senza violenza...senza usurpare la terra nazionale di nessuno. Il diritto di tutti gli uomini è quello di avere una nazione...uno stato riconosciuto...una patria in cui vivere e crescere i propri figli....tutti devono aver questa possibilità, senza far scorre sangue di altri fratelli uomini. Fin quando l'uomo non capirà che il mondo è la patria...una grande patria fatta di tante patrie...fin quando l'uomo non capirà che i suoi simili devono avere lo stesso diritto di vivere su questo pianeta, fin quando l'uomo alla propria pace e a quella degli altri anteporrà l'ingordigia...il desiderio di avere sempre più potenza e soldi e armi...fino a quel momento...non si potrà dire che lo stesso uomo è libero...l'uomo prigioniero dell'uomo....patetico....banale...amorale...deprimente