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I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN regia di Ang Lee

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david briar     8½ / 10  01/03/2014 19:07:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ancor prima di uscire,il film faceva già parlare di se,come primo prodotto main-stream che trattasse l'amore gay in maniera così esplicita e diretta,proprio come tema centrale.

Il successo è stato straordinario,sia a livello di pubblico,critica e premi,a parte il mancato Oscar al miglior film,scippatoli dal discreto ma ruffiano Crash.Fortunatamente,lavori come questi non hanno bisogno di un'Oscar,e a guardare bene a qualche anno di distanza il film che più è rimasto impresso nell'immaginario collettivo è questo.Infatti,l'influenza nella cultura di massa è stata notevole,fra parodie e oggetti tipici venduti all'asta come se fossero dei tesori.Piaccia o no,è entrato di diritto nella storia del cinema ed è fra i più importanti del suo decennio.

A determinare un simile risultato,sono state diverse componenti.La colonna sonora di sicuro è un lavoro di una delicatezza rara che accompagna questi personaggi negli anni,dando una grande poesia a diverse scene,soprattutto quella finale, assolutamente memorabile.Come anche la fotografia e la regia,che rappresentano in maniera differente e mai ripetitiva ambienti che essenzialmente sono sempre gli stessi.Il film sembra sospeso,lo stile di regia è immersivo e capace di coinvolgere per oltre due ore,nonostante una vicenda piuttosto limitata a livello di svolte narrative.
In tutto questo ben di dio,è impossibile non citare i due protagonisti. L'affiatamento fra i due è evidente e riesce a evitare i rischiosi patetismi.La tanto discussa scena del bacio è da manuale ed è davvero uno dei baci più intensi visti sullo schermo. Jake Gyllenhal è bravo ed è lodevole per come sia riuscito a togliersi di dosso il peso di un personaggio ormai iconico come Donnie Darko,cambiando tanti ruoli.A rubare la scena è l'immenso Heath Ledger,in una performance più silenziosa che gioca molto in sottrazione,ma che sa essere dolorosissima e straordinariamente intensa negli sbalzi d'umore,come in una scena in cucina con Michelle Williams.Il rammarico per aver perso un attore così giovane che poteva regalarci così tanto è sempre maggiore,il solo pensiero è motivo di sconforto per il mondo del cinema.

La sceneggiatura invece non è esente da difetti.I momenti fra i due vengono raccontati più per immagini e sono tutti molto riusciti,a non convincere sono alcuni personaggi secondari,come quello di Anne Hathaway,stereotipato.Non aiuta la performance scialba dell'attrice.Va un po' meglio con Michelle Williams,che comunque ha un maggiore spazio e fornisce un'interpretazione più interessante,ma nulla di che , immeritevole della nomination ottenuta.
Inoltre,il passare degli anni non è gestito uniformemente, spesso sembra sia passato poco tempo ed è difficile credere che alla fine siano passati vent'anni,viste le svolte frettolose e poco incisive,oltre che un trucco quasi assente.

"I segreti di Brokeback Mountain" non è perfetto,ma comunque è un film immancabile per qualunque appassionato di cinema che si rispetti.Cinema di alto livello e grande poesia che tratta un tema rischioso senza ricorrere a ruffianerie,ma con coraggio.Solamente questa definizione dovrebbe bastare per vederlo..