Jumpy 7½ / 10 28/11/2021 12:45:39 » Rispondi Una lezione su come fare cinema di fantascienza con effetti speciali al minimo, senza battaglie spaziali, astronavi e via dicendo... ed è una grande soddisfazione che sia un film italiano ;) Lo spunto, sostanzialmente è semplice
è successa una non ben precisata catastrofe a seguito della quale l'uomo, trovatosi privo di qualsiasi strumento tecnologico, è regredito ad uno stato primitivo, in un mondo ricoperto di acqua e paludi (verosimilmente dai paesaggi mi è sembrata la zona tra Comacchio e delta del Po) perdendo anche le proprie radici culturali: la lettura (ossia l'interpretazione del proprio passato per poterlo superare ed andare avanti) è la chiave di tutto il film e si risolve, in un crescendo di violenza e tensione solo negli ultimi minuti
Dopo circa una mezz'ora dove, per la verità, non si capisce bene dove voglia andare a parare
dalla ragazza/figlia trattata come una bestia in gabbia, alla violenza/rabbia del protagonista/figlio che, come si capirà verso la fine, anche se, a volte, può apparire ingiustificata, diventa la strada (l'unica?) per sopravvivere in quel contesto
Ci vedo molto più di un semplice Pinocchio contemporaneo: c'è un viaggio di crescita interiore, ci sono attriti/scontri generazionali, amicizie/alleanze ed...
...il lieto fine non scivola nel sentimentale o sdolcinato (come temevo ad un certo punto), ma è perfettamente bilanciato ed equilibrato nel contesto del film.