caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE RED SHOES regia di Yong-gyun Kim

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
deliver     7½ / 10  11/04/2013 09:28:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono d'accordo con i detrattori di questo film. Thriller/horror uscito da noi nel 2005, The red shoes anzitutto si avvale di una regia e di una fotografia degni sicuramente di nota - ottimo plauso per il cinema coreano che dimostra di poter competere internazionalmente.
La storia, rivisitazione metropolitana della fiaba di Andersen, è accattivante, cupa, tetra: una lenta catabasi attende chi irresistibilmente voglia indossare le fantasmatiche scarpine, metafora di un ostinata ossessione del possesso e della necessità di farsi valere nella scala sociale (in Korea è un privilegio di indubbia bellezza per una donna potersi permettere un paio di scarpine appariscenti) a tutti i costi. Ma il desiderio di essere si trasforma poi in cupio dissolvi, fino al finale coronato da un bel colpo di scena.
Le sequenze di suspance non mancano, così come un ottimo montaggio riesce a trasmettere allo spettatore la giusta dose di disagio e angoscia.
L'ambientazione metropolitana e gli interni di suburbie desertiche rendono lo sfondo della pellicola parecchio suggestivo, ma anche riflesso di un'umanità sospesa in un limbo di incomunicabilità e schiava dei drammi perversi della psiche.
Ribadisco, lo considero un ottimo prodotto, ingiustamente passato in sordina e poco ricordato.