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A PROPOSITO DI SCHMIDT regia di Alexander Payne

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Invia una mail all'autore del commento franx     6½ / 10  02/03/2007 10:34:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto al cinema e ieri sera in TV.
Una delle poche interpretazioni multiespressive di Nicholson, secondo me la sua migliore dopo Shining.
Il pianto finale non mi è sembrato molto convinciente, mentre in altre parti riesce ad essere davvero coinvolgente.
L'indimenticabile Bates di MISERY NON DEVE MORIRE (e altro) è una delle poche attrici americane degna di questo nome. Non ha dalla sua la bellezza, quindi deve essere brava per forza. Ricordo benissimo la sua intervista all'actor studio. Apparve come una disincantata donna di tutti i giorni, lontana mille miglia dai gossip, ma estremamente intelligente e pragmatica.
Ci sono parecchie chicche nascoste in questo film: l'America di tutti i giorni, la provincia con le case a schiera piene di mondezza, il fidanzato con pelata e coda di cavallo insieme (fantastica trovata), il pensionamento a cui segue l'isolamento sociale, la morte che arriva senza avvertire mentre si ride e si scherza.
Quella scena in particolare è emblematica: si viene da un tratto di film in cui si ride e quando l'inquadratura cade sul cadavere (messo apposta a faccia in giù e in posizione 'ridicola'), si ha l'impressione che sia un'altra scena da ridere e ci si rende conto all'improvviso che non lo è.
Poi, in mezzo ad una vita fatta di tutto questo, ci sono le cose veramente inmportanti, che durano poco, a volte lo spazio di una lettera, ma valgono più di tutto il resto messo assieme.
Una lieve scivolata sull'eroismo dei pionieri americani: "COWARD NEVER STARTED, WEAK DIED ON THE WAY, ONLY THE STRONG ARRIVED" o qualcosa di simile, quando invece tutti sanno che per cavarsela oltre al coraggio serviva un gran (|).