Mauro@Lanari 5 / 10 21/01/2023 05:51:41 » Rispondi Il piano sequenza dell'incipit prelude alla traiettoria del film e al suo epilogo: la caduta, il tonfo, la rottura dell'instabile ambiguità dell'esistenza della protagonista. "È un'amante romantica? Una seduttrice? Una manipolatrice? Una psicopatica?" (Marzia Gandolfi). La risposta è ininfluente poiché Barraud calca la mano sul registro melodrammatico riducendo la trama da una questione identitaria a un problema affettivo: scelta non interessante, coinvolgente, appassionante, intrigante quanto quella del duplice riferimento a "Marnie" (Hitchcock 1964) e "Veronica" (Kieslowski 1991).