frangipani79 4½ / 10 05/05/2007 00:40:30 » Rispondi Dissento da Kowalsky qui sopra.
Tanti sono secondo me i motivi che fanno di questo film una pellicola largamente sopravvalutata e priva di grandi idee. Prima di tutto l'ambientazione, lontanissima dai nostri concetti "familiari", quindi incapaci di giudicarla nella sua bontà o meno. La provincia statunitense negli anni '50, che anziché il bigottismo sembra aver sposato il libertinismo più spinto. Si parla di religione ma non compare nemmeno una chiesa. Il film, lungo due ore piene, è un calvario per lo spettatore: scene frammentarie e sporadiche, montate grossolanamente, continuamente in macchina, di fianco a macchine o dentro la tavola calda. Dove sono i paesaggi, dov'è lo sforzo degli scenografi nel ricreare le atmosfere di vent'anni prima ? In quella patetica inquadratura (ripetuta due volte per giunta) di quel fiume con sopra le nuvole ?
Mentre la scena della prostituta ha un senso logico nel film e anzi è forse la scena migliore del film, la morte alla fine di Billy è un mezzuccio per impietosire la platea e non è degnamene rappresentato il DOPO-Billy. Nè il perché la comunità non si è scossa, nè la rabbia dei suoi amici per questo.
Il continuo ricorrere al sesso rende squallido l'intero film.
Non credo che nei bigotti anni '50 essere sverginati fosse in cima ai doveri di ogni adolescente e se proprio Bogdanovich voleva ritrarre i primi anni '50 doveva mostrarli per come li hanno mostrati i film di quell'epoca: non dico alla Sandra Dee, ma anche un gradino sopra Natalie Wood andava benissimo.
Non nego che alcune, rare, scene non siano buone, come molte delle attrici, ma l'inespressività di Bottoms e intere scene mancanti, che ahimè avrebbero regalato un minimo di fluidità alla storia, avviliscono e appiattiscono la pellicola a un rango inferiore.
kowalsky 09/07/2007 22:00:31 » Rispondi Si vede che abbiamo un'idea diversa di cinema, ma sappi che il film è stato molto amato ai suoi tempi e giudicato innovativo per varie ragioni