Filman 7½ / 10 03/11/2021 10:41:53 » Rispondi Pedro Almodóvar è uno dei quei registi e di quegli autori di cui si riconosce sempre il film. La sua estetica non è solo maniacale ma totale: dalla fotografia passando per l'oggettistica fino al semplice colore del muro alle spalle dell'attore, tutto ha un senso e tutto è ricercato. Qualunque elemento di design particolare, qualunque "costume" vuole incastrarsi armoniosamente in una sequenza di fondali gialli, blu, rosso e verdi nelle loro gradazioni. Le sue tematiche inerenti alla famiglia o ai rapporti familiari, invece, vengono trattate come nessuno nella storia del cinema aveva mai osato fare, con trame molto articolate non solo a livello fisico, con i personaggi, ma anche a livello sentimentale e sessuale. In particolar modo è la sessualità dei protagonisti a districarsi e ad intrecciarsi con quella degli altri. La sessualità dei protagonisti dei film dell'autore non è mai staticamente cisgender e i suoi sono dei racconti trasversalmente sessuali. Questo permette all'autore di elaborare delle soluzioni narrative e dei colpi di scena che qualcuno potrebbe definire assurdi, effettivamente adatti alla soap opera più esagerata e contorta del mondo, difficili da accettare in una società che difficilmente accetta la sessualità come qualcosa di fluido. In MADRES PARALELAS siamo lontani da un labirinto di sentimenti particolarmente profondo e siamo più vicini all'idea di una trama rosa contorta e sorprendente. L'epifania emotiva non manca nel momento in cui il regista decide che è importante mettere ordine nel proprio albero genealogico, usando una sotto-trama con poche analogie e di imperfetta circolarità narrativa come prova provante, anche se il film sembra voler parlare di altro.