Manticora 8½ / 10 15/09/2021 14:54:28 » Rispondi Il terzo film di questo regista semi-sconosciuto Tom McCarthy è un film magnifico, che si dipana tutto grazie alla splendida fisicità rude ma efficace di Matt Damon alias Bill, ex operaio trivellatore di pozzi petroliferi che periodicamente va a trovare la figlia, detenuta in carcere in Francia a Marsiglia, con l'accusa di aver ucciso la sua coinquilina. Il dramma famigliare nasconde dubbi, certezze ma soprattutte tra luci e ombre le bugie, che affiorano pian piano fino ad un finale non scontato, che ribalta completamente la prospettiva dello spettatore. L'ambientazione europea è uno dei cardini della storia, anche i rapporti tra Bill l'americano, che non ha votato Trump, perchè non poteva, essendo un ex-detenuto ma è pronto a fare qualsiasi cosa per far liberare sua figlia dalla prigione. Tra gli interpreti spicca la bambina, Maya, veramente convincente nel ruolo, anche Camille Cottin, che interpreta la madre è molto efficace, soprattutto nell'interazione con Matt Damon, si intuisce che c'è attrazione, potrebbe sfociare in qualcosa di più, ma le certezze spesso portano più dubbi che altro. Il finale è duro, ma anche realistico, lascia lo spazio all'accettazione del proprio destino come la figlia di Bill Allison crede andrà la sua vita, anche se
uscirà dal carcere tra alcuni anni, non ha fiducia nel padre, da qui si dipana la sua selta passata di lasciare gli Stati Uniti per andare in Europa, a studiare in un ambiente diverso. Dopo la morte della madre era come se non ci fosse niente per lei in Oklahoma.
Un film molto sottovalutato che merita sinceramente una visione.