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I CANCELLI DEL CIELO regia di Michael Cimino

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Evarg Nori     8½ / 10  13/09/2023 20:58:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cimino(anche sceneggiatore) replica la formula di "Il cacciatore" (dalle tematiche come perdita dell'innocenza e disgregazione dei valori alla megalomania sul set nella certezza di poter fare tutto senza porsi limiti di sorta)per narrare(e distruggere)il mito della Frontiera tracciando un ritratto desolante dell'America nascente già corrotta e basata sul sopruso per profitto ad ogni costo,dove i potenti sfruttano e calpestano sottoposti e poveri e il singolo che non si piega è inghiottito e destinato alla tragedia.Travagliatissimo nella lavorazione,oltre a floppare tragicamente al botteghino(decretò il fallimento della United Artists fondata da Chaplin e Griffith con meno di due milioni di incasso contro i 44 del budget,lievitato a dismisura dai 7 e mezzo di partenza)la critica lo stroncò senza pietà condannando in primis il ferocissimo attacco all'american dream e al capitalismo(con l'imminente arrivo del reaganesimo).E la carriera di Cimino subì un brusco d'arresto da cui non si sarebbe mai più ripresa totalmente.Negli anni era destino che diventasse uno dei film maledetti per eccellenza,e ha giustamente ottenuto la rivalutazione che merita,anche se è ben lungi dalla perfezione.Se la versione originale(325',che si sperava avrebbero rieditato dopo la scomparsa del regista ma nisba)doveva esserlo senza dubbio,la sedicente director's cut odierna(219' poi ridotti a 216' dallo stesso Cimino per l'uscita a Venezia nel 2012)presenta numerosi squilibri sia nella storia che nei personaggi.Prevalgono troppo i tempi dilatati,le sequenze d'azione risentono dei drastici ridimensionamenti e il finale è quantomai posticcio e sbrigativo.Ma allo stesso tempo è impossibile non ammirarne la magniloquenza e il senso di tragedia epica,forse persino più dirompente che nel precedente film del regista.Visivamente monumentale:sbalorditiva la messa in scena della vita dell'epoca sempre all'insegna di caos e frenesia travolgente,con i quasi onnipresenti fumo e polvere che avvolgono tutto e tutti rinforzando ulteriormente l'aura funesta della vicenda.E le sequenze di ballo(il valzer nel prologo e la pattinata nel tendone "Heaven's Gate")sono autentici pezzi di cinema,le gemme più splendenti di quello che al pari delle pellicole di Von Stroheim,è il frammento di un capolavoro che non vedremo mai.Eccellente fotografia di Vilmos Zsigmond.Il semi esordiente Mickey Rourke interpreta Nick Ray.Willem Dafoe(al suo debutto) e Sam Peckinpah erano rispettivamente Willy e un boia,ma le loro scene sono state totalmente espunte dalle versioni correnti(e pare che Dafoe venne addirittura licenziato da Cimino per averlo irritato ridendo a una barzelletta sul set).