Visione sofferta di vite problematiche, dialoghi tristi e colonne sonore di ruoli recitati, dove anche il sesso pare essere poco divertente. Un uomo e una donna con dei rimorsi. Uno per non aver salvato la moglie, l'altra per non avere salvato la madre. Ma la moglie dell'uno era un pochino troia e la madre dell'altra un tantino schizofrenica. Forse occorreva intervenire diversamente. Entrambi, però, gelosi e orgogliosi della loro comfort zone di patimenti. Poi piano piano i due si aiutano e cedono, complice l'altro personaggio principale del film: la macchina. Un personaggio senza apparenti problemi, la Saab, ma che viaggia anch'essa a bassi regimi, ma che si fa complice dello sviluppo emotivo dei 2 passeggeri fino alla fumata a sigarette al vento dal tettuccio. Alla fine: Saab venduta e cicatrice riparata. Si esce dalla comfort zone, a fatica, ma si esce.