caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DRIVE MY CAR regia di Ryusuke Hamaguchi

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Thorondir     8 / 10  08/06/2022 14:14:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello di Hamaguchi è un film complesso, stratificato, multi-stratificato. È un film sul dolore, la sofferenza, i sensi di colpa e, tema tipico della cinematografia giapponese, l'elaborazione del lutto. Con una regia che si rifà al classicismo giapponese (Ozu su tutti), fatta di messa in quadro e inquadrature ferme con rari movimenti di macchina, Hamaguchi fotografa l'esistenza dell'attore e regista teatrale Kafuku e delle persone che entrano in contatto con lui, descrivendo vite chiuse, segnate dal dolore e dalla difficoltà di superarlo. Il teatro, con la sua forza universale, oltre il tempo e la parola (splendida la sequenza finale con il linguaggio dei segni), serve anche a mascherare le vite: ognuno interpreta, nella vita di ogni giorno, un ruolo, una sembianza, una falsa vita, mascherando e occultando se stesso. Ma molte sono le chiavi di letture del film di Hamaguchi, che in tal senso continua a porre domande per tre ore senza voler dare risposte: lo spettatore si farà le sue idee. Certo, è un film che nella sua lunghezza e nella volontà dialogica può suscitare respingimento, ma è proprio nel fluire ininterrotto dei suoi dialoghi e delle storie che racconta che trova la sua ragion d'essere, quella delle singolarità degli esseri umani, molti simili nelle loro apparenti diversità.