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DRIVE MY CAR regia di Ryusuke Hamaguchi

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Boromir     9 / 10  30/12/2022 18:11:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Opera complessa quella di Hamaguchi, ispirata a uno scritto di Haruki Murakami, in cui la commistione meta-artistica tra cinema e teatro si fa mezzo per elaborare i dolori dell'emotività. Drive My Car richiede una particolare conoscenza di Checov e una spiccata disponibilità ad affrontare tre ore di amplificazione dei sentimenti dai tempi rarefatti; una volta instaurato questo patto, lo spettatore realizza che c'è molto da scoprire, analizzare e interiorizzare.
Dopo un lunghissimo prologo che presenta i personaggi principali (i titoli di testa iniziano a scorrere al quarantesimo minuto), il film diventa condivisione della nostalgia, un processo di coscienza reciproca che fa convergere piccole storie personali la cui costante è l'urgenza di superare l'alienazione generata dalla perdita. E forse non è casuale che gran parte di questo incrociarsi esistenziale abbia luogo a Hiroshima, dolente epicentro della memoria nipponica.
L'associazione al corpus drammaturgico di Checov non è il solo strumento in mano a Hamaguchi nell'estrazione di pensieri esistenzialisti; l'immagine della Saab rossa condivide con gli stessi protagonisti la sua natura anacronistica, di oggetto fuori posto nel mondo del film, e aggiunge al racconto una venatura filosofica da road movie che rende il tutto ancor più affascinante. Grande, grandissimo cinema.