Goldust 5½ / 10 21/08/2023 17:50:18 » Rispondi Sono fan di Moretti ma questo suo ultimo lavoro mi ha lasciato addosso poco. Apprezzo il tentativo di affrontare il tema psicanalitico ( a lui già caro ) con una pellicola stratificata e complessa, almeno nella costruzione: ma si vede che questa volta alla base del film c'è un romanzo vero e proprio e non un suo soggetto originale, e quindi un pò di spontaneità si è persa per strada. Senza contare che le storie delle tre famiglie coinvolte, per quanto accumunate dai dolori della vita quotidiana e di una ricerca della pace personale sempre più difficile da trovare nel mondo odierno, non generano tutte il medesimo interesse
ad esempio, per quanto brava ed in parte la Buy non riesce a trasmettere allo spettatore quanto le manchi il marito defunto ( il ricorso allo stratagemma delle telefonate in segretaria lascia un pò il tempo che trova, alla lunga ) mentre è molto più incisiva quando si rivolge al proprio problematico figlio.
Attori ben diretti con le solite eccellenze interpretative di Buy, Lietti e Rohrwacher; meno convincenti Scamarcio e Nanni stesso, in verità protagonista di una parte davvero piccola. Da sottolineare uno dei pochi momenti di evasione, che arriva nel pre finale con il ballo di gruppo itinerante per le vie di Roma, una fissa, quella del balletto, già presente in "Aprile" e che qui ha un sapore quasi felliniano.