Godbluff2 6 / 10 12/09/2022 10:23:20 » Rispondi Personalmente ho apprezzato più questo di "Veronica", che mi ha fatto un cacàre cosmico. "Veronica" era una costruzione di mattoncini di lego con sopra scritto "cliché" messi rapidamente uno dietro l'altro, purtroppo puntava su un "twist" di trama che era ovvio a tutti fin dall'inizio della vicenda sovrannaturale e in più era il solito film "tavola ouja-evocazione demone cattivo-possessione-morte-argh" che con me parte sempre cinque punti dietro. "La abuela" a costruire twist narrativi non ci prova e non ci pensa nemmeno. Plaza ci mette un prologo apposito proprio per dirti tutto quello che succederà alla fine del film, spiegandotelo in maniera abbastanza intuitiva dunque fin da subito. Meglio così. Di fatto, il film è estremamente lineare e l'obbiettivo di Plaza è quello di avvolgere lo spettatore in un'atmosfera opprimente, claustrofobica e angosciante, dove l'orrore sovrannaturale si collega direttamente all'orrore di una situazione fin troppo umana, purtroppo. Ci riesce anche, in parte. Il ritmo è lento e strascicato, il film si prende i suoi tempi e rende abbastanza bene il crescendo di inquietudine, di angoscia e orrore della protagonista. Purtroppo il tutto risulta un po' troppo piatto e un po' troppo scontato e aspettarsi già gli eventi finali quando mancano ancora, per esempio, quaranta minuti di film, non aiuta molto a digerire l'andamento pacato di "La abuela", che pure è riuscito a volte a disturbarmi come un buon horror dovrebbe fare, anche se più spesso con le sequenze "terrene" che con quelle di eventi "ultraterreni". Il vero problema però è come spesso capita la gestione del crescendo di terrore finale, dove il livello di scrittura precipita e non mi torna più nulla. Ad esempio, per rendere più spaventose possibili determinate scene e più minacciosa possibile la dannata vecchia, Plaza ha secondo me esagerato in determinati punti senza poi saperne più uscire, cosa che infatti non ha fatto.
Oh, 'sta vecchia praticamente è Satana. Ha dei poteri allucinanti, è più potente lei dei demoni effettivamente ultraterreni che agiscono in altri film. La nonna può fare un po' troppe cose un po' troppo facilmente. E quando da fuoco a tutta la casa di riposo, con lei dentro, e la nipote sente la notizia e un minuto dopo se la ritrova all'improvviso di nuovo seduta a tavola che le ghigna in faccia, non ha senso che la nipote faccia quello che fa subito dopo. Non ha senso che resti. Capisco il senso del legame e della responsabilità familiare che ti lega nonostante una situazione minacciosa, ma appunto qui Plaza ha esagerato con la forza della sovrannaturalità di nonnina in quel frangente, non riuscendo poi in nessun modo a giustificare le successive reazioni/azioni della nipote. E dai.
E insomma, sarà perché uno si aspetta tutto fin dal prologo, ma il finale lascia del tutto indifferenti, mentre l'atmosfera diciamo fino alla parte centrale del film era molto carina ed è riuscita a coinvolgermi. Bello anche come Plaza dia al film un tono assolutamente macabro e spietato. Il "cosa" succede, al di la della qualità con la quale è sceneggiato e messo in scena, è cattivissimo. E il tema centrale del film è un po' meno ultra-banale che in "Veronica". Molto brava l'ottuagenaria Vera Valdez, ex-modella (non a caso), davvero impressionante nel complesso ruolo della nonna del secolo, qui. "La abuela" cala, quasi inevitabilmente, verso il finale, ma non è malaccio.
la nipote non resta per una questione di legame e responsabilità, resta perché capisce che andando via non troverà alcuna pace. Non a caso nella successiva scena in cui la nonna inizia a soffocare, lei risulta ben poco sorpresa. La decisione di non salvarla non è stata presa nell'ultimo istante, era tutto premeditato.
Godbluff2 27/09/2022 21:34:29 » Rispondi Un'interpretazione possibile si, ma che sarebbe a mio avviso abbastanza tirata per i capelli in ogni caso. Non da te eh, dal film.