Scuderia2 2 / 10 26/10/2021 23:07:36 » Rispondi Il film è il festival del riflesso, del fuori fuoco e della luce che entra dalla finestra in una stanza buia. La prima mezz'ora è ai limiti dell'ignobile. A un certo punto c'è Tony Yaa in fuga in un accampamento e in regia succede di tutto: prima persona, terzo persona, movimenti schizofrenici con inquadrature che ogni tanto riprendono quello che succede, ma non è detto. E poi i ralenti, quelli in post produzione e quelli proprio lenti normali perché Cage è vecchio e muove le braccia piano. Comunque è la storia di un alieno che ogni 6 anni torna in Birmania per sfidare 9 guerrieri. L'arrivo è straordinario, con questo che esce da un portale con effetti speciali tipo Domenica Sprint degli anni 80. È un cugino povero di Predator, molto povero, con una lampada neon al posto della faccia che si retroillumina per assumere fattezze, di cosa non ho capito, sembrava di un babbuino o di una lucertola. Poi ci sono anche delle rotazioni di camera a 360 gradi. E delle inquadrature della luna. Poi ecco Nicolas Cage, con la bandana rossa di Rambo, che tira fuori la katana e si rende più ridicolo del film stesso. "Era tuo padre'", segue scena tristissima (non commovente) in bianco e nero con riflessi. Inquadratura del tempio. Alieno che si è stancato della luce che entra dalla finestra in una stanza buia e la fa entrare dalla porta, sfondandola. Cos'altro? Sì, il protagonista smemorato con la faccia intontita per tutto il film. E Frank Grillo che fa il doppio dito medio all'alieno prima di morire. Inquadratura della luna, e del tempio. Dimenticavo, suddivisione a capitoli mediante storyboard a fumetti triste.