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APOCALISSE NEL DESERTO regia di Werner Herzog

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jack_torrence     8 / 10  24/01/2012 15:16:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Herzog spiazza: fa finta di contraffare le immagini, per renderle più autentiche. Il suo tentativo è rischioso, e ambiziosissimo: fornire alle immagini una originalità totale, restituire ad esse la potenza che è loro intrinseca, attraverso la loro decontestualizzazione.
A rischio di apparire, a primo impatto, ingenuo e naif, Herzog esibisce la confraffazione di quanto enuncia in voce off: una falsificazione "esibita" perché continuamente contraddetta. Immagini di un altro pianeta, donne che hanno perso la parola, dinosauri in viaggio, solerti tecnici che dice "impazziti"... Herzog provoca un senso di vertigine, cercando di far pervenire allo spettatore immagini dotate di purezza, slegate da quell'addomesticamento, in un'era dominata dal consumo delle immagini. Un'era in cui ogni immagine, anche la più "apocalittica" e disvelatoria, è resa docile. Un'epoca in cui la sovrabbondanza di immagini ha cessato di documentare, e ingenera solo assuefazione.
Per un'epoca in cui le immagini vere sono false (perché non permettono di cogliere l'essenza dei fenomeni), occorrono immagini rese vere attraverso la loro decontestualizzazione: Herzog le rende mitiche e ne fa risuonare la potenza. E' capace di renderci inusitato ciò a cui abbiamo assuefatto lo sguardo.