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VITA DI O-HARU, DONNA GALANTE regia di Kenji Mizoguchi

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The Gaunt     8½ / 10  03/07/2012 17:31:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come in quasi tutte le società di stampo feudale, la condizione femminile era di totale assoggettazione verso l'autoritarismo maschile. IL Giappone non fa certo eccezione, anzi questa condizione è persino estremizzata perchè accompagnata da una passiva accettazione dello status quo proprio dalle figure femminili a cominciare dalla stessa protagonista, la quale nella sua condizione sociale iniziale mostra anch'essa un evidente classismo verso i cosidetti ranghi inferiori. C'è una completa mancanza di spirito di solidarietà nelle figure femminili che Oharu incontra nel suo triste cammino: dalla moglie del signore alla monaca del tempio mostrano una gamma di reazioni che vanno dalla percezione di avere una rivale allo sdegno più disgustoso. Una mancanza di empatia nei confronti della condizione di Oharu che ne determina, oltre alla condanna delle stessa Oharu, anche una nemmeno sottintesa complicità con il sistema predominante. Molto lucida e con il giusto distacco l'analisi di Mitzoguchi, attento a non fare un ritratto monocorde di una donna, ma di far emergere tutte le sfaccettature possibili.