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L'INTENDENTE SANSHO regia di Kenji Mizoguchi

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WongKarWai     9 / 10  24/05/2011 22:42:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film struggente, crudo, commovente su una famiglia, fondata sul rispetto del prossimo e la pietà, spazzata via dalla crudeltà degli altri esseri umani. Se c'è una caratteristica che accomuna diversi lavori dei grandi maestri giapponesi è quella di saper raccontare storie senza tempo, su temi validi per tutte le epoche, dove l'ambientazione spesso storica (e in particolare spesso nel medioevo giapponese) diventa un pretesto per inquadrare il vero fulcro del film: l'uomo in tutti i suoi aspetti, spesso spregevoli. La crudeltà dell'uomo non si lega a epoche storiche o a determinati contesti sociali, ma è insita nell'essere umano stesso. Il più potente e forte opprimerà sempre il più debole. Tuttavia nel finale del film c'è il riscatto (seppure amaro), con la legge (espressione dei valori di uguaglianza, tutti hanno diritto alla felicità) che riesce a crepare lo stratificato muro del potere e a dare speranza in un mondo migliore. Mizoguchi con il suo tocco delicato riesce sempre a creare atmosfere magiche, fuori da ogni tempo.