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VIAGGIO A TOKYO regia di Yasujiro Ozu

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Ciumi     10 / 10  09/07/2009 07:21:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La vecchiaia è un mondo che non tutti abbiamo ancora esplorato. La guardiamo con distacco, come fosse cosa d’altri, come se non dovesse mai appartenerci. Eppure è un periodo della vita che dovremo inevitabilmente affrontare. E quando un giorno vedremo la sagoma del tempo camminarci vicino, con il suo alito gelido, con l'interminabile scia di morte che si porta appresso, capiremo di esserci già arrivati.
Ozu ci apre le porte a questo mondo così occulto e spaventoso. Lo fa con la pacatezza e la serenità che lo contraddistinguono.
“Viaggio a Tokyo” è la storia di una coppia di anziani che partono dalla provincia per visitare i propri figli e nipoti, stabilitasi a Tokyo. Ma l’approdo nella capitale è un'esperienza tutt'altro che felice.
Si rendono conto di come la società stia cambiando, e di come quel “nuovo mondo” sembri non appartenergli più. E, prima ancora, di come gli affetti famigliari stiano via via disperdendosi. Ai due non rimane che aggrapparsi a vani ricordi.
Se “Umberto D” e “Vivere” sono raccontanti con una certa enfasi drammatica, Ozu suggerisce un’altra chiave di lettura. Una lenta contemplazione. Una rassegnazione nell’accettare gli eventi del tempo, come fossero conseguenze naturali inevitabili.
Lo stile asciutto e rigoroso del regista non fa che impreziosirne la visione.
Un capolavoro da non perdere.