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INIZIO DI PRIMAVERA regia di Yasujiro Ozu

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Invia una mail all'autore del commento wega     7½ / 10  09/09/2009 18:16:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Inizio di Primavera" è un Ozu canonico. Il Cinema di Ozu, forse mi ripeto, ma è più unico che raro. I personaggi della Storia del Cinema difficilmente hanno un impiego normale, e se ce l' hanno, è raro vederli sul posto del lavoro, e se li si vede, di sicuro quella particolare sequenza ha una certa funzionalità sull' evoluzione della storia. Nei film dell' autore nipponico, invece, sono ripresi come in un reality negli anni '50, in un momento essenziale di una quotidianità tipo. E non vi succede mai niente, se non chiacchere come accade nella vita vera poi. Dopo "Crepuscolo di Tokyo" un altro melodramma (parzialmente) raffreddato di una giovane coppia che, senza figli, vive nella periferia di Tokyo. Tra giornate in ufficio e serate con gli amici, il marito Soji trova il tempo per l' adulterio con una carina collega di lavoro - Pesce Rosso (ma la moglie è moolto più bella) - e, una volta scoperto il tradimento, Masako andrà a vivere con un' amica fino a quando il marito verrà trasferito a Okayama per motivi di lavoro; a quel punto lo raggiungerà e sarà ristabilito l' equilibrio iniziale. In questo caso sì che il titolo ha significato di ri-fioritura, sia nel lavoro, che nella vita privata. Molto similarmente a quello che succede ne "Il Sapore del Riso al Tè Verde". Tuttavia è un film molto lungo (uno dei suoi più lunghi), dal linguaggio depurato che è espressione dell' immobilità del Cinema. "Viaggio a Tokyo", al momento, credo sia il suo Capolavoro, occidentalmente quasi apprezzabile pienamente.