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LA PERSONA PEGGIORE DEL MONDO regia di Joachim Trier

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Mauro@Lanari     5 / 10  20/02/2023 23:33:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
S'esistono 3 livelli d'analisi fenomenica, la generazionale, l'epocale e la storica, Joachim Trier si ferm'al 1°: un'accurata descrizione dell'esistenza dei millennial e del loro modo d'affrontare sesso e sentimenti fra nascit'e decessi, gravidanz'e agonie terminali. O forse del loro modo di non affrontare, se si considerano spettatori impotenti a cui è concesso giusto di fotografare la realtà giudicata immutabile. Sullo sfondo vengono lasciate troppe cose e le più importanti: il raffronto con l'antecedente generazione dei genitori, il rapporto con lo spirito del tempo che coinvolge trasversalmente tutti (anche se poi sono coloro cresciuti in quel preciso periodo che lo sintomatizzano meglio), la rilevanza delle novità rispetto alle costanti della Storia. Ostacoli che hanno minato la cinematografia di chissà quant'autori, da Rohmer ad Allen agli/alle esponenti del mumblecore. A volte c'è un'immediata evidenza di tale limite, a volte invece sono necessari anni di decantazione e solo con una significativa distanza cronologica si capisce se e quanto un'opera abbia ancora qualcosa da dire a chi viene dopo.