marcogiannelli 8 / 10 26/12/2021 16:26:00 » Rispondi Strano che sia uscito nello stesso periodo del film di Sorrentino, strano perché la matrice di partenza è comunque la stessa. Laddove Sorrentino aveva però un inizio (a parer mio) più scintillante e andasse perdendosi nella seconda parte, qui il racconto è omogeneo, asciutto e pulito. E' ovviamente la sceneggiatura a cui Branagh avrà pensato per tutta la vita, è il suo film e si sente. Belfast racconta l'infanzia in una Irlanda del Nord divisa tra protestanti e cattolici, una situazione continuamente tesa in cui prosperavano i piccoli ras locali. Ma Belfast racconta soprattutto un rimpianto di un uomo ormai adulto, una scelta e una vita a cui pensa spesso. Racconta i suoi legami, il suo microcosmo, la sua passione primordiale per il cinema. Branagh usa il dramma ma spesso anche la commedia per farci empatizzare con i personaggi, soprattutto con il piccolo Buddy, di una tenerezza devastante. E' stato soprattutto bravissimo l'attore a rendere reale e vivo questo personaggio. A livello tecnico direi indiscutibile, fotografia in b/n misuratissima, inquadrature sempre al posto giusto. Sicuramente lo rivedrò per coglierne altre sfumature.