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SUBWAY regia di Luc Besson

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VincVega     7 / 10  02/02/2020 11:38:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prima parte di carriera di Besson è di tutto rispetto, non fa eccezione "Subway", suo secondo lungometraggio. E' un film strano, non fa abbastanza ridere per essere una commedia, non c'è tensione per essere un thriller, c'è dell'azione ma non troppa, non è un poliziesco, ne drammatico. Forse la sua forza è di essere di un genere non ben definito e di puntare molto sulla caratterizzazione dell'ambientazione e dei protagonisti. Sembra quasi un fantasy senza esserlo. Viene fuori la bizzarria dei personaggi "intrappolati" in questa metropolitana, che sembra essere quasi un mondo a parte in cui c'è chi scippa la gente sui monopattini, chi si allena con i pesi come se fosse in palestra, chi suona in una band, chi vende fiori, chi da la caccia ai malviventi. I due personaggi principali sono Fred ed Helena, che vivono questa pseudo storia d'amore, che è il motore del film dal primo all'ultimo minuto, anche se non si può dire che ci sia del sentimentalismo.
Non si può non notare la prova attoriale di un ossigenato Christopher Lambert, forse la sua migliore, pensando alle buone premesse di una carriera, poi buttata in film di serie B e pellicole discutibili. Bene il resto del cast con la bellissima Isabelle Adjani, i giovani Jean-Hugues Anglade e Jean Reno. Nota di merito per la colonna sonora, molto anni '80, ma non quella fastidiosa.
"Subway" è una pellicola affascinante, quasi surreale, non un capolavoro ma un piccolo cult, che ha il merito di lanciare la carriera di Luc Besson, che nei primi anni sfodererà dei film importanti come "Il Grande Blu", "Nikita" e soprattutto "Leon". Poi a mio avviso si perderà non poco.