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MORTE DI UN MATEMATICO NAPOLETANO regia di Mario Martone

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elio91     7½ / 10  13/05/2011 19:46:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stranamente ho visto questo esordio cinematografico di Martone perché incuriosito dal bellissimo titolo,esplicativo e conciso come il film stesso.
Morte di un matematico napoletano,appunto. La storia vera-romanzata degli ultimi giorni di Renato Caccioppoli,matematico geniale e in vista nella Napoli di fine anni '50. Un uomo che sembra già alienato sin dalle prime sequenze ambientate in una stazione fatiscente in cui lo ritroviamo solo,trasandato e ubriaco,inconsciente di sé e di tutto ciò che gli sta intorno.
La cronaca dei suoi ultimi giorni è quella di una morte incombente annunciata sin dal titolo e che al contempo tutti i suoi conoscenti sembrano in qualche modo prevedere. I suoi discorsi sono cinici e senza uscita così come il pessimismo dei suoi discorsi politici e umani (nipote di Bakunin).
Il suo è un continuo vagabondare in una Napoli fatta di femminielli che come vecchie comari lo prendono in giro e si fanno prendere in giro, città impregnata di un passato che non se ne vuole andare e che fa capolino ma di cui lui si vuole liberare senza rimorsi sulla coscienza evidentemente pesantissima. Fino alla morte del matematico,improvvisa ma prevedibile, solo uno sparo secco che fa tanto rumore senza che nessuno a parte una cameriera veda nulla,nemmeno la macchina da presa,ma chi ha sentito ha già capito quello che è successo...
Di non facile visione ma anche molto elegante,Martone ha il merito di aver ideato una pellicola lenta,distaccata e girata in maniera mirabile,con un cast di attori navigati ed esperti,non ultimo il protagonista. Apparizione veloce di un Salemme e un Toni Servillo giovani.