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LA FIERA DELLE ILLUSIONI - NIGHTMARE ALLEY regia di Guillermo Del Toro

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Mauro@Lanari     5½ / 10  20/04/2022 01:38:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I rimandi al Browning del '32 o ai primissimi lavori d'Herzog sono scarsi. Più centrale è il riferimento agl'autori che hanno correlato la mostruosa condizione uman'a una condanna spirituale: il Lynch di "The Elephant Man" (1980) e il Fincher di "Se7en" (1995), dai teratologici feti abortiti (https://i.imgur.com/eIRTQeB.jpeg), qui il biblico Enoch, causati dal peccato originale, ai peccati capitali qui raffigurati (https://i.imgur.com/1kFoJYO.jpeg) tra le scritte "House of Damnation" e "Take a look at yourself, sinner". Guillermo del Toro torn'a collaborare con Ron Perlman m'al di fuori del cinecomic, il luciferino in "Hellboy" del 2004 (il monaco Rasputin) sveste i panni della graphic novel e assume il ruolo dell'uomo-bestia, i traumi infantili de "Il labirinto del fauno" (2006) non sono più fiabeschi o fantasy, le allusioni al Franchismo diventano plateali citazioni d'Hitler. Il regista, convintosi di compiere un percorso di maturità, nel prosieguo del film abbandona la sua famosa cifra stilistica e abbraccia il realismo, ripudia la coralità e s'incentra sull'esiziale profezia del protagonista con la sua hybris. Anche Guillermo s'è arreso al nichilismo.