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GLI OCCHI DI TAMMY FAYE regia di Michael Showalter

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stratoZ     5½ / 10  16/04/2024 13:00:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Mi ha ricordato un po' "The Master" di PTA, ma anche "Wise Blood" di Huston, considerato l'argomento, più in generale si rifà a quei tipici film americani di ascesa e caduta, in realtà però è un po' il solito biopic che racconta personaggi controversi facendo vedere anche il loro punto di vista con le varie sfaccettature, condendo il tutto con una discreta critica sociale agli USA che ormai sa anche un po' di stantio, passando dal solito inizio tutto rose e fiori, scandito dalla speranza, all'apice del successo in cui come al solito si iniziano a vedere scricchiolare i rapporti, fino all'inevitabile caduta di un impero basato sul nulla.

Con due personaggi che dominano la scena, quello di Garfield, viscidissimo, che pensa solo ai propri interessi e il contraltare della Chastain che nonostante sia pienamente invischiata è la parte più coscienziosa e d'apertura, come si vede nei continui confronti non solo col marito ma anche con Falwell, ancorati ad una mentalità bigotta e pieni di dogmi - non so quanto effettivamente il marito ci creda o meno, sicuramente credeva di più nel capitale che nella fede -, il personaggio della Faye proverà a suo modo ad essere l'elemento di rottura e cercare di creare una nuova apertura verso una fede più coscienziosa ed empatica nei confronti del diverso, con tutte le critiche e le censure che ne conseguono da parte dell'istituzione, come esplica bene la scena in cui invita in televisione Pieters, il pastore cristiano malato di AIDS.

Alla fine il film è un po' il classico lunapark di alti e bassi che mostra, come tanti, troppi, altri fac simile, l'ipocrisia e l'arrivismo della società americana, non ha una narrazione particolarmente fluida, anzi tende ad essere ripetitivo, però i due protagonisti offrono delle prove solide, la messa in scena è abbastanza standardizzata e non offre grandi spunti, se non comunque alcuni contrasti cromatici interessanti, ma poca roba nel contesto, sebbene non sia malissimo, credo lo dimenticherò abbastanza in fretta.