Goldust 6½ / 10 31/03/2022 11:48:25 » Rispondi Un lavoro più leggero per l'Amendola regista rispetto al precedente ( e convincente ) "Il permesso", anche se in questa black comedy nostrana non si rinuncia ad affrontare qualche tema classico come la disgregazione famigliare o più contemporaneo come il potere sempre imprevedibile che deriva dai social network. Per una volta la scaramanzia tutta italiana su morte e affini viene messa sotto il tappeto e a beneficiarne è il racconto, che non sarà indimenticabile nei suoi rivoli di sceneggiatura ma neanche mai volgare come alcuni potevano aspettarsi. Mezzo voto in più per l'affiatamento di un cast corale divertente e divertito, in cui ogni personaggio è caratterizzato il giusto ( menzione particolare per Ghini e la Bergamasco ). Pelù si autocita e, nelle due battute che ha a disposizione, è a dir poco tremendo; in compenso è coraggiosissimo a "prestare" il suo corpo all'operazione, confermando di essere uno degli artisti più autoironici del nostro panorama musicale.