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ACQUE PROFONDE (2022) regia di Adrian Lyne

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stratoZ     5 / 10  27/12/2023 16:07:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Nel suo ultimo film Lyne rispolvera i suoi cavalloni da battaglia dell'erotismo e di quel thriller un po' a tinte noir che gli ha fatto ottenere ottimi risultati ai botteghini degli anni 80' e 90' con il solito schema collaudato di una coppia di attori seducenti e sulla cresta dell'onda, a mio parere la scelta della coppia protagonista è tra le cose più riuscite del film, a differenza magari di uno stile un po' troppo patinato e di una sceneggiatura col pilota automatico che soltanto accenna ad un approfondimento psicologico.

La bellezza di Ana De Armas è l'assoluta protagonista della pellicola, tutto gira intorno a lei e lo spettatore si ossessiona a quel fascino di femme fatale così sfuggevole, a quella psicologia perversa nel cercare appositamente di far adirare il marito per ottenere delle reazioni viscerali e passionali seppur rabbiose e fuori controllo. Il suo essere totalmente disinibita, i suoi sorrisetti di scherno, una sorta di diva inarrivabile che lo spettatore guarda come oggetto del desiderio e che il marito vorrebbe conservare gelosamente, come un oggetto raro, il rapporto a mio parere si riduce a questo, l'unico motivo per cui il marito non chiede il divorzio e rimane in gioco tutto il plot, Lyne punta molto sulla componente "carnale" come posta in gioco, talmente alta e talmente bella da arrivare ad uccidere piuttosto che rinunciarci, l'essenza del film trovo sia questa.

Ben Affleck, attore che non amo per nulla, anzi considero parecchio scarso, qui quantomeno recita decentemente, o meglio probabilmente gli viene cucita una parte su misura, il suo personaggio rispecchia lo stereotipo che si è creato il pubblico sulla sua recitazione, stereotipo però con una base di verità, infatti è un marito impassibile, un po' imbambolato che guarda la moglie disinibirsi con altri uomini con la perenne faccia da trota appena pescata, però è bravo nel nascondere apparentemente la rabbia, la sua presenza scenica è forte, complice l'imponenza del fisico, da quella sensazione di marito che potrebbe esplodere di rabbia da un momento all'altro e fare dei casini, una delle sue migliori interpretazioni.

La sceneggiatura non è sempre all'altezza, tra qualche forzatura di troppo riguardante il lato thriller/investigativo, come la parte finale molto influenzata dal caso, che diventa ridondante, quando casualmente la moglie vuole andare a fare il picnic nel luogo nascosto dove il marito ha ucciso l'ultimo amante, come casualmente ci sia di nuovo l'amico che aveva già incriminato il marito - ma non dovrebbe essere un posto nascosto? praticamente faceva prima ad ucciderlo in centro città - ma anche la sottotrama del detective privato iniziata e poi lasciata un po' a se stessa.

Visivamente non si fa notare più di tanto, quella color tendente al verdognolo ha un certo stile ma non si sposa benissimo con le tematiche e la narrazione del film, la regia di Lyne per quanto dilatata fa seguire bene lo sviluppo, c'è da dire che gestisce bene l'alternanza tra i momenti più narrativi e gli intermezzi erotici, che poi sarebbero molto soft erotici, che comunque regalano qualche bel momento e qualche bel nudo della sensualissima De Armas, che alla fine sarà il principale motivo per cui questo film si farà ricordare.