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I CRIMINI DI JIMMY SAVILE regia di Rowan Deacon

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The Gaunt     8 / 10  04/06/2022 13:51:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Meglio essere scaltro che intelligente" (Jimmy Savile, cit.)

Senza dubbio Jimmy Savile lo è stato e tragicamente lo ha provato con la sua stessa esistenza, perchè solo dopo la sua morte sono venuti fuori gli altarini perversi di un predatore sessuale che definire pedofilo sarebbe anche riduttivo rispetto alla portata dei suoi crimini. Penso che sia uno degli scandali più gravi della storia del Regno Unito ed il documentario è diviso in due parti distinte e separate. La prima parte è il Savile pubblico, personaggio che fuori dalla Manica non era conosciutissimo ma in Gran Bretagna era una vera e propria istituzione prima radiofonica, poi televisiva, grazie a programmi popolarissimi come Top of the Pops o Jim'll fix it. Una fama che lo rendeva un intoccabile con amicizie reali e governative (amico della Thatcher e Carlo e Diana, tanto per fare esempi). Un venditore di fumo abilissimo che manipolava in pubblico con innumerevoli e remunerative raccolte di beneficienza ed opere filantropiche. Nella seconda parte il mostro costruito in tutti questi anni, di cui poco si sapeva della sua vita privata comincia ad emergere dapprima timidamente per poi deflaglare dopo la sua morte. Eppure i mezzi e le prove non sarebbero mancate anche quando era in vita, ma si è deciso di ignorarle oppure le vittime rinunciavano per non essere denunciate per diffamazione. La singola vittima contro un'istituzione britannica come Savile non ci sarebbe stato scampo. Il documentario gestisce al meglio l'immenso materiale di repertorio a disposizione, ricostruendo l'ascesa di uno dei suoi personaggi più popolari e parallelamente cerca di creare una specie di esame di coscienza collettivo per un inganno perpetrato per decenni. I reati di Savile nel documentario sono racchiuse in un paio di testimonianze agghiaccianti, ma la mole dei suoi crimini sempre diretti verso persone vulnerabili a cui, grazie proprio alla beneficenza e le orecchie da mercante della BBC, aveva accesso libero. Mi sento di condividere il pensiero espresso in una chat dell'epoca che riportava quandi morì "invece di riposare in pace, devi marcire all'inferno".