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TROMPERIE - INGANNO regia di Arnaud Desplechin

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Mauro@Lanari     4½ / 10  19/12/2022 22:01:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"«Je suis un fétichiste du verbe!», dice lui. «Io son'un ascoltatore, un audiofilo, un feticista della parola!». Ed è esattamente così. Da un romanzo di Philip Roth [1990], un film ch'è un vortice di parole. La seduzione che passa per il dialogo sapiente, per la parola accattivante. Questo è 'Tromperie': prendere o lasciare" (Giovanni Bogan). Solo agl'ebrei potrebbe venire l'idea che parlar'e creare coincidano (cfr. "dabar"). Cui prodest, soprattutto quando a tanta logorrea (sproloquio?) corrisponde una sconcertante futilità (erotismo mentale, eccitazione intellettuale, psicodramma teatrale)? Amato in Europa, odiato negli States.