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L'UOMO VENUTO DAL KREMLINO regia di Michael Anderson

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DankoCardi     7½ / 10  26/03/2023 13:03:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
MI sono stupito di trovare in questo film alcune cose davvero profetiche: realizzato nel '68 ma tratto da un romanzo (che non ho letto) del '63, narra dell'elezione del primo Papa straniero da diversi secoli, e si tratta di un uomo dell'est vessato dal regime comunista. E' di mentalità aperta in linea con le ideologie del Concilio Vaticano II da poco concluso, compie viaggi all'estero e si trova al centro di una delicata crisi internazionale con protagonista i paesi asiatici che potrebbe portare il mondo ad un nuovo conflitto globale. Non solo il tema è attualissimo ma le similitudini con i Pontefici che si sono succeduti dal decennio successivo sono sconcertanti. L'idea di eleggere successore di Pietro un vescovo che è stato chiuso in un gulag per vent'anni (cosa comunque ispirata ad un fatto reale) all'inizio può sembrare paradossale invece si rivela giusta laddove viene evidenziato che nessuno meglio di chi ha conosciuto la sofferenza può assurgere al ruolo supremo. Anche la sottotrama del prete Telemond (uno straordinario Oskar Werner) con il "processo" che subisce per i suoi libi poco convenzionali offre interessanti spunti di riflessione circa una fede filosofica e materiale. Nonostante il suo aspetto da duro Anthony Quinn si cala alla perfezione in un ruolo compassato; l'unica cosa è che ho trovato alcuni dialoghi poco curati e meno profondi di quello che ci si aspetta.