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LEAVE regia di Alex Herron

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Mauro@Lanari     1½ / 10  12/10/2023 19:13:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Attenzione spoiler

M'è impossibile argomentare contro 'sta vaccata senza scendere nel dettaglio. Prima del #MeToo, in Scandinavia il neofemminismo promuoveva la propria ideologia ciecamente misandrica con la trilogia letteraria "Millenium" dello svedese Stieg Larsson, pubblicata fra il 2005 e il 2007 e di cui tutti ricorderanno sia il titolo del 1° romanzo della serie, "Uomini che odiano le donne", sia le trasposizioni cinematografiche. L'esordiente norvege Alex Herron infila la medesima ideologia in un film di genere horror. L'unic'orrore del lungometraggio è vedere la giovane protagonista, la cacciatrice Hunter (sic), che combatte il patriarcato del fondamentalismo calvinista nel modo più demenziale e inverosimile immaginabile: se lo può permettere grazie a una sorellanza che trascende anche la dimensione dell'immanenza, cioè così forte da sopravvivere pure alla morte. L'unico caso di mascolinità non tossica è un esemplare dell'universo xy che, in quanto tale, è sacrificabile alla nobile causa superiore. Hanno rotto i cogliòni.
Mauro@Lanari  12/10/2023 19:14:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"MillenNium"
Mauro@Lanari  13/10/2023 02:30:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riassemblato

M'è impossibile argomentare contro 'sta vaccata senza scendere nel dettaglio. Prima del #MeToo, in Scandinavia il neofemminismo promuoveva la propria ideologia ciecamente misandrica con la trilogia letteraria "Millennium" dello svedese Stieg Larsson, pubblicata fra il 2005 e il 2007 e di cui tutti ricorderanno sia il titolo del 1° romanzo della serie, "Uomini che odiano le donne", sia le trasposizioni cinematografiche. L'esordiente norvegese Alex Herron infila la medesima ideologia in un film di genere horror. L'unic'orrore del lungometraggio è vedere la giovane protagonista, la cacciatrice Hunter (sic), che combatte il patriarcato del fondamentalismo calvinista nel modo più demenziale e inverosimile immaginabile: se lo può permettere grazie a una sorellanza che trascende anche la dimensione immanente, cioè così poderosa da sopravvivere pure alla morte. L'unico caso di mascolinità non tossica è un esemplare dell'universo xy che, in quanto tale, è sacrificabile alla nobile causa superiore. D'altronde a cosa serve Adamo se si dispone d'una nuova Eva ("Eve")? Hanno rotto i cogliòni.
Mauro@Lanari  13/10/2023 02:22:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
3) D'altronde a cosa serve Adam se si dispone d'una nuova Eva?
Mauro@Lanari  12/10/2023 22:37:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
2) E "norvegeSE"