Mauro@Lanari 3 / 10 23/10/2022 08:49:33 » Rispondi Alla sua opera prima, il regist'affronta il tema d'una rottura definitiva con la schiavitù vers'il proprio passato, e lo esemplific'associandolo all'ebraismo ultra-ortodosso e al legame generazionalmente atavico di responsabilità per una masseria pugliese: due forme di dipendenza incarnate dalla coppia di protagonisti e di matrice spudoratamente, letterariamente artefatta, tanto da trasformarsi in una forma forse peggiore di vincolo, due storie anacronistiche ancor più distanti da quella vita reale sperata solo nei gesti d'insofferenza.
Mauro@Lanari 23/10/2022 16:26:24 » Rispondi [Edit:] Alla sua opera prima, il regist'affronta il tema d'una rottura definitiva con la schiavitù vers'il proprio passato, e lo esemplific'associandolo all'ebraismo ultra-ortodosso e al legame di responsabilità familiare per una masseria pugliese: due forme di dipendenza incarnate dalla coppia di protagonisti e di matrice spudoratamente, letterariamente artefatta, tanto da trasformarsi in una forma forse peggiore di vincolo, due storie anacronistiche ancor più distanti da quella vitalità piena e reale desiderata con reiterati sussulti d'insofferenza.