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IL DESERTO DEI TARTARI regia di Valerio Zurlini

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Blutarski     8½ / 10  15/10/2012 22:32:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Difficile è credere in una cosa quando si è soli, e non se ne può parlare con alcuno. Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangono sempre lontani; che se uno soffre il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita".

Diciamo subito che io il libro di Buzzati è secondo me ingiustamente uno dei libri meno considerati della nostra letteratura nonostante raggiunga punte di poesia e introspezione dell'animo unici per un libro e lo fa soprattutto con una sincerità non da poco anche di fronte ad argomenti non facili. Il film devo dire che non è la stessa cosa, non solo per un fatto di aderenza al romanzo. Eppure ho apprezzato tutto ciò perchè un film non è un libro e viceversa e deve trovare la sua dimensione e secondo me questo film la trova. Le interpretazioni, sebbene doppiate, sono formidabili e l'atmosfera che viene trasmessa è esattamente quella del libro, grazie soprattutto alla magnifica location. Le tematiche fondamentali sono poi ben riproposte come alcuni dei dialoghi kafkiani del libro, sebbene buzzati si sia sempre rifiutato anche in maniera polemica di essere paragonato allo scrittore ceco anche perchè in effetti il paragone sembrerebbe di quelli che ti sminuiscono. Però il senso di attesa perenne, la metafora finale alla fine sembrano coincidere in toto con il messaggio del libro.