Anche se le relazioni gay della figlia e della protagonista nell'universo dita-wurstel personalmente le ho trovate forzate e inutili.
Alla fine è un fantasy tanto, ma tanto, grottesco, dove non ci si deve stupire delle pietre parlanti (che ho trovato un piacevole intermezzo) ma che, al di là del puro intrattenimento, lascia pochino. A me, sicuramente, non la voglia di rivederlo.