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DON CAMILLO regia di Julien Duvivier

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frangipani79     10 / 10  03/01/2007 12:31:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un capolavoro. Basterebbero queste due parole per commentare il primo, favoloso don Camillo.
Girato con due soldi nel 1951, ripercorrendo i vicini anni del primo dopoguerra post-referendario, questi film sono ancora attualissimi nel ritrarre un'Italia divisa fra due fazioni. Orazi e Curiazi, Guelfi e Ghibellini, Rossi e Scudocrociati.

L'organizzazione dei comunisti in Italia, proverbiale, con l'aiuto finanziario di Mosca, che cozza terribilmente con la semplicità dei cattolici, in schiacciante minoranza in consiglio comunale, ma portatrice di valori che anche i più rossi rispettano. Serviva allora un prete combattente come don Camillo per far valere la ragione almeno sulle questioni più calde. Per tirare le orecchie a padroni e lavoratori, indipendentemente dal colore politico, perché di questo l'Italia ha tuttora bisogno. Bastone e carota e un maggiore senso nazionale.