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SENZA DESTINO regia di Lajos Koltai

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Beefheart     6½ / 10  07/03/2007 16:45:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ennesima visuale sulla triste realtà dei lager nazisti sparsi per mezza Europa. Questa volta la soggettiva è quella di un adolescente ungherese che, sin troppo dimessamente, rimane travolto da una sequenza di drammatici eventi che lo accompagneranno sino alla fine del calvario della deportazione ed all'insperato ritorno a casa. Di nuovo non c'è granchè, se non la riflessione finale circa l'opportunità di pensare anche agli aspetti gioiosi di quei campi di prigionia dei quali tutti ascoltavano e narravano solo cose atroci e l'inopportunità di rassegnarsi a ciò che gli stessi definiscono, supinamente, "destino". Un film pervaso dalla rabbia della consapevolezza di accettazione, mancata reazione e della beffarda incredulità, scetticismo ed illusione di quanti negano la realtà delle camere a gas e delle peggiori atrocità; una rabbia controllata e gestita solamente grazie alla stessa dignità che ha salvato il protagonista ed alcuni suoi compagni dallo sterminio totale e che di questo film è la vera protagonista. Al di là dei contenuti e di una buona interpretazione recitativa però non c'è molto. Troppe inquadrature in piano sequenza, cariche ed evocative, terminanti con altrettante dissolvenze rendono il tutto un po stancante ed in alcuni passaggi persino banale. Ottima invece la fotografia.